Sol Niger

La coscienza nel mondo inconscio: Sol Niger


Mosè ed Aronne vennero dal Faraone e gli annunziarono: “Dice il Signore, il Dio di Israele: lascia partire il mio popolo”. Il Faraone rispose: “chi è il Signore perché io debba ascoltare la sua voce? Non conosco questo Signore” 
Esodo 5:1-2

Nel mito del Demiurgo, Egli non crea la realtà dal nulla ma plasma e vivifica la materia preesistente senza vita, nonostante la sua buona volontà, è limitato dalla resistenza del “ribelle della materia”, a cui Platone attribuisce le imperfezioni del mondo. Tutto ciò che esiste di negativo e di disarmonico, per Platone, è dovuto alla materia e alla necessità.

Scrive Jung: 

“Il mito del Demiurgo ignaro, che immagina egli stesso il sommo Dio, illustra la perplessità dell’Io, il quale non può più rifiutarsi di ammettere

che un’istanza sopraordinata lo rimuove dal trono del dominio assoluto. Questa totalità oggettiva, che si contrappone alla psiche soggettiva, cioè all’Io, è stata da me designata come il Sé .”

L’ultima tavola al rosso del Rosarium Philosophorum di fronte all’Aenigma regis, si trova l’immagine del sole al nero che nasce come ultima provocazione al senso comune el culmine di un’esperienza iniziatica.

“Sole nero” mette insieme coniugandoli luce e buio . Inconscio, coscienza e Io diventano nomi, o meglio, sono soltanto nomi, troppo artificiosi a volerli usare con rigorosa coerenza, ne è comodo l’utilizzo per il metodo ma di difficile masticazione per la psiche.

Se osserviamo le varie esperienze intravediamo, ad esempio, nei “complessi” individuati da Jung l’affacciarsi della coscienza nel mondo inconscio: hanno infatti una loro organizzazione interna, pur essendo oscuri e dunque il Sol Niger, una coscienza e un Io inconsci.

Freud definisce il sogno: “la via regia verso l’inconscio” il quale, mediante ricerca scientifica, si era dato il compito di gettar luce sul buio, in parte si, in parte no, potremmo affermare. 

Augusto Vitale afferma:

Se vogliamo riflettere sui naturali rapporti tra coscienza e inconscio, dove è sempre motivo di imprevedibile sapienza con la quale “qualcuno dentro di noi” risponde con esattezza ai fatti della nostra vita, allora bisogna correggere questa frase invertendone la direzione: “ il sogno è la via regia verso il conscio” nel senso che  interpretare la nostra situazione conscia è il sogno, angelo o messaggero di una “coscienza inconscia”.

Riferimenti: 

C. G. Jung, ‪Opere vol. 9/2: Aion. Ricerche sul simbolismo del Sé‬
‪Augusto Vitale, Solve Coagula, Itanerario e compimento dell’uomo nella metafora alchemica ‬
E. F. Edinger, Anatomia della psiche
Platone, Il Timeo

Commenti

Post più popolari