๐ฏ๐๐๐๐๐ ๐๐ก ๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐
“๐๐ข๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ข๐ด๐ด๐ถ๐ณ๐ฅ๐ฐ ๐ฆ ๐ง๐ถ๐จ๐ข๐ค๐ฆ ๐ฆ̀ ๐ช๐ญ ๐ฏ๐ฐ๐ด๐ต๐ณ๐ฐ ๐ฑ๐ข๐ด๐ด๐ข๐จ๐จ๐ช๐ฐ ๐ฑ๐ฆ๐ณ ๐ฒ๐ถ๐ฆ๐ด๐ต๐ฐ ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ฅ๐ฐ, ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ญ’๐ถ๐ฏ๐ช๐ค๐ข ๐ค๐ฐ๐ด๐ข ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ฎ๐ช ๐ณ๐ข๐ด๐ด๐ฆ๐ณ๐ฆ๐ฏ๐ข ๐ฆ̀ ๐ญ๐ข ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ด๐ข๐ฑ๐ฆ๐ท๐ฐ๐ญ๐ฆ๐ป๐ป๐ข ๐ฅ๐ช ๐ฆ๐ด๐ด๐ฆ๐ณ๐ฆ ๐ด๐ต๐ข๐ต๐ข ๐ข๐ถ๐ต๐ฆ๐ฏ๐ต๐ช๐ค๐ข, ๐ฅ๐ช ๐ฆ๐ด๐ด๐ฆ๐ณ๐ฆ ๐ญ๐ข ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ด๐ฐ๐ฏ๐ข ๐ฑ๐ช๐ถ̀ ๐ด๐ฐ๐ฎ๐ช๐จ๐ญ๐ช๐ข๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ข ๐ฎ๐ฆ ๐ด๐ต๐ฆ๐ด๐ด๐ข ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ข๐ท๐ณ๐ฆ๐ช ๐ฑ๐ฐ๐ต๐ถ๐ต๐ฐ ๐ช๐ฎ๐ฎ๐ข๐จ๐ช๐ฏ๐ข๐ณ๐ฆ.”
๐๐ณ๐ช๐ฅ๐ข ๐๐ข๐ญ๐ฉ๐ฐ
Hermes il dio che attraversa, da traversare andare al di lร , andare oltre. Colui che oltrepassa il ponte, materia prima e materia ultima che congiunge agendo da psicopompo tra conscio e inconscio.
Jung definisce Hermes Kyllenios “il causatore delle anime”, colui che nel mezzo apre infiniti spazi dove i processi possono essere elaborati.
Soffermiamoci sul nome greco del dio “herma”, mucchio di pietre”, perchรฉ proprio i tumuli di pietre lungo la strada diventavano punti di riferimento ai viandanti per non perdere la strada, viaggio introspettivo nella terra di Ade, nel mondo infero oscuro e, al contempo, ricco.
Lo “spazio ermetico” diventa cosรฌ un luogo psichico in cui รจ possibile dare confini e delimitare gli spazi della ricerca introspettiva; un luogo mobile e mai fisso .
Come ben spiega Giorgio Antonelli:
“Hermes, il dio nei cui doni ci s’imbatte, il dio delle cose che si trovano lungo il cammino. Chi s’imbatte in qualche cosa di prezioso sulla via, colui al quale capita improvvisamente un colpo di fortuna, costui ringrazia Hermes. Perciรฒ si chiama, com’รจ noto, tutto ciรฒ che si puรฒ definire trovato dono suo (hermaion).Se ne ricordino gli psicoterapeuti quando s’imbattono in un insight. Non si riducano a essere delinquenti di rimbalzo nel dissimulare provenienze altre. Hermes รจ il dio dell’inappartenenza, dunque non ci appartengono propriamente neanche i suoi trovati doni. Ed รจ per questo motivo, perchรฉ non ci appartengono, che possiamo veramente goderne.
Fugax ille Mercurius: la materia mercuriale nell’alchimia รจ estremamente evasiva. E, perรฒ, il mysterium coniunctionis avviene da quelle fuggitive, scioglienti parti. Per dirla con Jung: Mercurio รจ un demone che aleggia tra paziente e psicoterapeuta. Nel transfert di paziente e psicoterapeuta si tratta dunque di un loro venire alle prese con ciรฒ che non puรฒ appartenere. Non รจ proprio nella natura del dio di vincolarsi a una determinata regione, fosse anche quella del setting: non c’รจ temenos che tenga di fronte alla volatilitร degli insight. “
๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฉ๐ซ๐ข๐จ ๐ฉ๐จ๐ข๐๐ก๐́ ๐ง๐จ๐ง ๐๐ข ๐๐ฉ๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐ข๐๐ง๐ ๐๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ฆ๐ ๐ฏ๐๐ฅ๐จ๐ซ๐, ๐ง๐จ๐ง ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐๐๐๐๐ซ๐ซ๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ฏ๐๐ฅ๐จ๐๐ข๐ญ๐̀ ๐๐๐ ๐ฅ๐ข ๐๐ฏ๐๐ง๐ญ๐ข, ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ซ๐ฌ๐ ๐๐๐ฅ ๐ช๐ฎ๐จ๐ญ๐ข๐๐ข๐๐ง๐จ, ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐ฉ๐ข๐๐ข๐ญ๐̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐ญ๐, ๐ง๐จ๐ง ๐̀ ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ ๐๐ ๐ ๐ซ๐๐ฉ๐ฉ๐๐ซ๐ฌ๐ข ๐๐ ๐ฅ๐ข ๐๐๐ข๐ญ๐ข ๐ฌ๐ ๐ฎ๐๐ฅ๐๐ข๐ญ๐ข ๐๐๐ฅ ๐ฏ๐๐ฅ๐จ๐๐ ๐ฏ๐๐ง๐ญ๐จ. ๐๐ฉ๐ฉ๐ฎ๐ซ๐
๐๐ข ๐๐๐๐๐ง๐ง๐ข๐๐ฆ๐จ, ๐จ๐ ๐ง๐ข ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐ง๐จ, ๐ฉ๐๐ซ ๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ซ ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ข๐ง๐ ๐๐ซ๐ ๐๐ข๐จ̀ ๐๐ก๐ ๐̀ ๐๐ฎ๐ ๐๐๐, ๐ฉ๐๐ซ ๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ซ ๐ซ๐๐ ๐ ๐ข๐ฎ๐ง๐ ๐๐ซ๐ ๐ฆ๐๐ญ๐ ๐๐๐๐ข๐ฆ๐๐ซ๐.
Riprendendo le parole di Antonelli: “Non per caso Hermes รจ raffigurato in forma quadrangolare senza mani e senza piedi, dal momento che, per portare a compimento ciรฒ che si propone, non ne ha bisogno” .
Mentre si agisce si esperisce il cambiamento.
Non basta perciรฒ imbattersi in un dono, รจ importante viverlo in un processo trasformativo.
Sempre Antonelli sottolinea: “occorre saperlo re-visionare come ars. Nell’inno omerico รจ questo appunto che Hermes fa appena nato: vede una tartaruga e immediatamente la re-visiona come lira. Potremmo anche dire che la ri-legge, dal momento che proprio di questo si tratta nella re-ligio, di un essere re-legens (...)
Rif. Bibliografici
Hermes e l’hillmanalisi Giorgio Antonelli, in Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura, 15, Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2012
Silvia Martufi, Ermes-Mercurio, l'analisi e l'arte
Giorgio Antonelli, La psicoanalisi tra menzogna, godimento e sapere.
Opera di Chagall, Over the town
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