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La Pietra filosofale, una volta creata, ha il potere di trasformare la materia vile in nobile. Si fa riferimento, nei testi, a questo potere nelle operazioni di proiectio e multiplicatio, importante perΓ² precisare che tali operazioni non sono compiute dall’alchimista, ma dalla pietra stessa.
Vediamo in cosa consistono:
Proiectio e multiplicatio sono prioprietΓ  della pietra stessa che, sotto forma di liquido (elisir), si proietta sulla vile materia moltiplicandosi. Il potere della moltiplicatio ricorda il miracolo dei pani e dei pesci (Matteo 14: 17-21) e la coniunctio di Zeus ed Hera. Le implicazioni psicologiche della multiplicatio sono interessanti.
Scrive Edinger: “ L’immagine suggerisce che gli effetti trasformativi emanano del SΓ¨ attivato nel processo della comprensione conscia. È certamente vero che tutti gli eventi, non importa quanto ordinari essi siano, assumono significato quando partecipano al processo di individuazione. Inoltre, la multiplicatio ci dΓ‘ un suggerimento su come lavori la psicoterapia. In un certo senso, la coscienza di un individuo che Γ¨ in contatto con il SΓ¨ sembra essere contagiosa e tende a moltiplicarsi negli altri.”
Troviamo questo fenomeno ben spiegato nel libro I Ching:
“la contemplazione del senso divino del divenire cosmico conferisce a colui che Γ¨ chiamato a influire sugli uomini i mezzi per esercitare gli stessi effetti. Per farlo Γ¨ necessario un raccoglimento interiore, quello produce la contemplazione religiosa in uomini grandi e saldi nella fede. CosΓ¬ essi scorgono le misteriose leggi divine della vita e le rendono operanti nella propria personalitΓ  grazie all’intensitΓ  del raccoglimento interiore; e la loro presenza emana un misterioso potere spirituale che agisce sugli uomini e li assoggetta senza che essi siano consapevoli del modo in cui ciΓ² avviene” (I Ching, p.127).
Per far sΓ¬ che il paziente sia influenzato dal processo terapeutico l’Io deve essere aperto. In alchimia ciΓ² corrisponde al fatto che il materiale deve essere aperto per ricevere
gli effetti della tintura. E qui, Paracelso afferma:” PerchΓ© la tintura possa intingere Γ¨ necessario che il corpo o il materiale da tingere sia aperto, ed in uno stato di fusione: poichΓ© se cosΓ¬ non Γ¨, la tintura non puΓ² operare” (Paracelsus, Hermetic And Alchemical Writings, p.155).
L’apertura, in psicoterapia, Γ¨ necessaria sia per il paziente che per il terapeuta.
Concludo con le parole di Jung:
“ La personalitΓ  del terapeuta Γ¨ spesso infinitamente piΓΉ importante di ciΓ² che il terapeuta dice o pensa (...). L’incontro di due personalitΓ  Γ¨ simile alla mescolanza di due diversa sostanze chimiche: un legame puΓ² trasformarle entrambe. Da ogni trattamento psichico efficace ci si deve aspettare che il terapeuta eserciti la sua influenza sul paziente, ma questa influenza puΓ² verificarsi soltanto se il paziente lo influenza a sua volta. Influenzare significa essere influenzati” (Jung, Pratica della psicoterapia, Opere, gol. 16, p.80.

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