Sliding Doors



Ogni giorno scegliamo chi vogliamo essere


Scegliere, dal latino ex-eligere, ex (separare) eligere (scelta) estrarre la parte migliore dalla peggiore. In questa apparente libertà si riflette il dramma della vita umana. Kierkegaard afferma che esistere per l’uomo significa scegliere tra infinite possibilità che si escludono l’un l’altra è che si concretizzano nei fiumi che ogni uomo naviga per raggiungere il mare che lo attende. Ogni giorno compiamo delle scelte, dalle più banali a quel che possono cambiare il nostro sentiero.


Afferma Leibniz:

“Il nostro mondo è uno degli infiniti mondi possibili, ma è l’unico ad essere veramente reale; gli altri mondi possibili, infatti, sono universi che non abitano lo spazio e il tempo, bensì la mente di Dio. Sono i suoi pensieri.”

Saggi di Teodocea, 1710


Come i musicisti, mescolano le dissonanze agli accordi, per prolungare l’attesa di ciò che dovrà accadere e quindi, far godere soltanto alla fine dell’armonia ricomposta, anche l’essere umano, si troverà spesso a precorre strade tortuose, apparentemente lontane dalla meta prefissata; ma ogni via che, con dolore, dovrà attraversare, sarà necessaria per raggiungere ciò che Egli è.


Come ci ricorda Hillman:

“A questo punto, diventa straordinariamente facile comprendere la nostra vita: comunque siamo, non potevamo essere altrimenti. Niente rimpianti, niente strade sbagliate, niente veri errori. L’occhio della necessità svela che ciò che facciamo è soltanto ciò che poteva essere”

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